Arte di frontiera. New York Graffiti

da un progetto di Francesca Alinovi, mostra realizzata in collaborazione con la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna
11 settembre - 21 ottobre 1984
Palazzo delle Esposizioni

Bibliografia:
Marilena Pasquali, Roberto Daolio (a cura di), Arte di frontiera. New York Graffiti, da un progetto di Francesca Alinovi, catalogo della mostra, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 11 settembre - 21 ottobre 1984, Nuove Edizioni Gabriele Mazzotta, Milano, 1984.
Rosella Siligato e Maria Elisa Tittoni (a cura di), Il Palazzo delle Esposizioni. Urbanistica e architettura. L’Esposizione inaugurale del 1883. Le acquisizioni pubbliche. Le attività espositive, catalogo della mostra, a cura di id., Palazzo delle Esposizioni, Roma 12 dicembre - 14 gennaio 1991, Edizioni Carte Segrete, Roma 1991, p. 264.

L'11 settembre 1984 inaugura al Palazzo delle Esposizioni di Roma la mostra Arte di Frontiera. New York Graffiti. Proviene dalla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna, dove si era aperta nel marzo del 1984, e aveva fatto poi tappa alla Galleria del Sagrato in Piazza Duomo a Milano. L’intero progetto espositivo si doveva a Francesca Alinovi, prematuramente scomparsa alcuni mesi prima che si aprisse la mostra bolognese.
Espongono John Ahearn, A One, Donald Baechler, Jean-Michel Basquiat, James Brown, Crash, Ronnie Cutrone, Futura 2000, Richard Hambleton, Keith Haring, Jenny Holzer, Justen Ladda, Lee Quinones, Daze, Rammellzee, Kenny Sharf, Torrik “Toxic” Ablack, Charles “The Arbitrator Koor” Hergrove, Chris “Daze” Ellis.
A Roma, la mostra giunge anche grazie dell’assessore alla Cultura Renato Nicolini e viene allestita nelle sale al piano terra che danno su via Milano. E' l’ultima mostra prima della chiusura dell’intero Palazzo delle Esposizioni per restauro (a quella data il piano nobile era già stato chiuso al pubblico).
Il giorno dell’inaugurazione, Keith Haring realizza un graffito sulla facciata. Dipinge un fregio con il colore rosa lungo lo zoccolo che costeggia la scalinata (lato via Milano). In quella stessa occasione disegna anche su alcuni oggetti, tra i quali una carrozzina (è la carrozzina della figlia del fotografo Claudio Pisani).
Il fotografo Stefano Fontebasso De Martino fotografa la mostra e l’azione di Keith Haring.
La mostra è accompagnata da un catalogo con testi di Franco Solmi, Renato Nicolini Francesca Alinovi, Tony Shafrazy, e con un regesto di Roberto Daoglio e Marilena Pasquali.
(dl)

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